lunedì 1 ottobre 2012

Requiem for a dream (D.Aronofsky, 2000)

...Unoraequarantaminuti senza riprendere fiato e a pensare: "..che gran tecnica 'sto Aronofsky"..e poi..ancora di più, ancora ritmo, ritmo convulso, frenetico fino allo stordimento...e magnifici frame, e musica.... Sara, la madre di Harry, è il personaggio che ricorderete di più, ossessionata dalla tv e succube del suo vestito rosso. In fondo è un film che riesce ad essere anche divertente, certo i temi sono forti, si parla e si vede droga e squallore come non mai..ma con un retrogusto ironico che spiazza. E' la storia di persone che vorrebbero veder migliorare il loro triste quotidiano. Chi vorrebbe fama e successo, chi denaro facile...ma nessuno di loro troverà salvezza. Sono i miserabili senza possibile futuro, i reietti che servono alla società come misura, la "tacca inferiore" nella gerarchia della vita. Servono, vengono usati e buttati via...Un susseguirsi di scene dal montaggio vorticoso, magari non un film pienamente maturo ma anche per questo geniale. Arenofsky è un furbo che ha visto cinema d'avanguardia e che non riesce pienamente a nascondere alcuni plagi, ma in fondo li elabora bene e li rende personalissimi. L'irrecuperabile disperazione che corre per tutto il film e nel finale principalmente (travolgente finale) appare svolgersi parallela alla vita normale, non toccarla...i vari personaggi appaiono come alieni drogati che abitano sperduti la terra. Amerete questo film...appena subito dopo quei secondi di profonda apnea che seguiranno la visione.