lunedì 8 ottobre 2012

Sette note in nero (L.Fulci,1977)

Le scogliere di Dover, una donna sul precipizio sta per mettere fine alla sua vita...nello stesso istante a Firenze la sua giovanissima figlia ha una visione di quel che sta per accadere alla madre, urla spaventata e...Inizia cosi il film, con poco siamo già a quello che sarà il filo dell'intera vicenda..la premonizione. Virginia (la O'Neil), la bambina della scena iniziale, ha vissuto la sua vita senza avere più quelle strane visioni...ma molti anni dopo, guidando verso casa, avrà il presagio di un delitto atroce (come scopriremo in seguito), vedrà i particolari di un omicidio che pian piano le saranno sempre più chiari e che nel finale sorprenderanno lei quanto noi. Finale superbo...Fulci ha percorso il cinema italiano ora da protagonista ora dietro  le quinte di innumerevoli produzioni...dai film come questo alle sceneggiature per alcuni ben più nazionalpopolari, non sempre capolavori ma con un riconoscibilissimo talento e passione per il suo mestiere. Ha sceneggiato sia horror che "Totò, Peppino e la dolce vita"...più poliedrico di cosi è impossibile (!) Nei suoi horror, in particolare, odiava le banalità e se una "trovata" non era tale da rimanere nell'immaginario dello spettatore dopo la visione...quella scena si tagliava..amen. Troverete alcune ingenuità nel film, ormai siamo avvezzi ad effetti ben più realistici di quelli a disposizione 40anni fa (ora migliori solo per tecnica, non per inventiva)...ma passato oltre questo potremo godere di un gran bel pezzo di alto artigianato cinematografico.