giovedì 25 ottobre 2012

I guerrieri della notte (W.Hill,1979)


Come dicono le didascalie dei primi quadri del film…"Un giorno nel futuro…" Sono infatti gli anni 70 ma è anche un futuro prossimo e possibile. Un futuro di bande, di capi e di lotte. La trama: Gli Orphans, i Baseball Furies, I Warriors e cento altre ancora…tutte le gang di New York si riuniscono in quella che è da tutti considerata la pacifica fine delle ostilità, e questo per la presenza di un carismatico e stimato capo della più potente di quelle bande...il suo nome è Cyrus. Le sue intenzioni sono chiare, loro sono uniti 60000 e la città può contare al massimo 20000 elmetti (polizia), la città deve diventare loro, uniti e fortissimi. Incolpa il potere costituito di averli divisi per renderli deboli, di spingerli a combattersi per lasciare le mani libere per rubare legalmente e abusare del potere a ipocriti e corrotti politici. Durante la riunione Cyrus viene ucciso e accusato ingiustamente è un membro dei Warriors…Inizierà una caccia all'uomo memorabile e quasi insuperata nella storia del cinema americano. Il campo di battaglia sarà la sconfinata metro di NY…il ritorno verso la loro Coney Island sarà per i Warriors un lottare per la vita. Tappa dopo tappa il viaggio della salvezza diventa sempre più pericoloso. La calda e sensuale voce di Dolly alla radio scandisce il progredire dei fatti e suona meravigliosa musica anni '70. I ragazzi si divideranno e il loro futuro diventa incerto…e forse molto breve. Hill girà un film famoso e bello quanto Arancia Meccanica e Easy Rider, meno individualista ma colmo di una voglia di libertà forse non palese come due motociclisti verso l'orizzonte ma quei cuccioli della società in quella giungla di asfalto non saranno da meno di Fonda e Hopper. Tutto il film si svolge in poche ore, una notte di violenza prima di quell'alba a Coney Island. Personaggi principali si alternano a non meno riusciti "non protagonisti". Colonna sonora tra le migliori e senso della tensione perfetto. I guerrieri della notte è quasi una summa di generi, il western di Ford, gli zombie di Romero e un musical metropolitano alla Grease. Ovviamente il film venne accusato al tempo di istigare alla violenza, e non mi stupirei di sentirne ancora oggi, dopo più di 30anni, parlare nello stesso modo. Rimane invece un classico da rivedere, lasciandosi sempre meravigliare da quella ingenua ma schietta forza espressiva che lo caratterizza.