venerdì 19 ottobre 2012

Audition (T.Miike,1999)


L'orrore, strette allo stomaco e il dolore fisico. L'incubo peggiore, la tortura...Miike vuole parlarci di amore e solitudine, userà scene e argomenti che daranno a queste due parole inquietanti sapori. E' regista che ha portato sullo schermo film diversissimi tra loro, una sfida in ogni lavoro…una rincorsa a sconvolgere sempre più se stesso prima del suo pubblico…a cercare di fare quel film alla maniera di Miike, come non lo farebbe nessuno altro mai. Ci ha ferito con il suo Visitor Q, con il meraviglioso Ichi the killer, stupito con la sua visione di Yattaman…insomma, sa fare tutto e tutto indimenticabile. La trama: Il signor Aoyama è vedovo da molti anni, ha vissuto con suo figlio e per dedicarsi a lui e alla sua educazione non ha mai voluto risposarsi. Ora vuole trovare un donna, ancora un amore…magari giovane. Si lascia aiutare da un suo amico produttore che con lo stratagemma di una falsa audizione permetterà a Aoyama di "vagliare" le possibili candidate. Qualcuna potrebbe andare, qualcuna è improbabile…nessuna affascinante, tutte  scartate prima dell'ultima ragazza da provinare…Asami. Seduta educata e ferma, con una asettica camicia bianca che ne enfatizza il pallore e lunghi capelli neri, lo sguardo basso e timoroso e tanto perverso fascino da stravolgere il nostro protagonista. Il curriculum di Asami servirà all'uomo per ricontattarla e organizzare un secondo incontro…cerca un indirizzo (ma è falso), dei recapiti di passati lavori (ma sono inesistenti), troverà un numero telefonico e con quello e con quella telefonata darà inizio al più grande sconvolgimento possibile…Ora lo sguardo, prima basso, di Asami si alza verso la camera, il suo viso inespressivo si deforma con un sorriso agghiacciante. Tutto allora diventerà malvagità e da "scelta" Asami diventerà il giudice e il boia. Disturbare è gioco facile per un tipo come Miike, ma lui arriva a fare di più…da corpo fisico a quelle immagini malate, una siringa e un ago nelle mani della bravissima protagonista sono l'esatta rappresentazione del terrore che si prova anche al solo assistere a  quelle scene. Film difficile da sopportare e certo impossibile da dimenticare. Il maschilismo dei due amici che organizzano quella umiliante audizione è "vendicato" da quella sanguinaria donna, che potrebbe diventare, per quanto risulta riuscito il personaggio, uno di quelli da farne fumetti e libri di successo. Asami è romantica e vuole amore, ma lo vuole totale, eterno ed esclusivo…chi non riesce a darle tutto ciò sarà l'oggetto della sua vendetta, delle sue torture della sue estrema dimostrazione di "affetto"…dolorosissima ultima dimostrazione di affetto.