mercoledì 3 ottobre 2012

Vertigine (O.Preminger, 1944)



…Archetipo del noir, il film. Archetipo di bellezza la Tierney. L'omicidio efferato di una giovane pubblicitaria fa incontrare l'ispettore McPherson e il ritratto della donna. Da quel ritratto rimarrà stregato…lo sguardo di Laura e la sua eleganza non possono essere dimenticati. Indaga ed interroga gli uomini che la videro nelle ultime ore della sua vita…Uno (Price) è il fidanzato della donna e l'altro (Webb) un suo amico e sponsor della sua carriera da pubblicitaria. Eppure il giallo deve ancora avere il suo "coup de théatre". Si, perché quella donna morta è sfigurata e forse….(ma basta con gli spoiler, promesso) Superbe sono le prove d'attore della Tierney (sfortunata dea senza sorriso nell'universo di Hollywood), di un giovane Price e di un perfetto cinico come Webb. La tecnica e la fotografia non sono da meno, Preminger fa il film della vita e non raccoglie i premi dovuti. Tutto bello tranne i costumi (personalissima critica)..non parlo di Price e di Webb ma dei completini, cappellini e accessori della bellissima Tierney. Difficile non accorgersene e rimane questo il vero delitto da punire. Riporto per i posteri il nome della odiata costumista, tale Bonnie Cashin(??) che spero avesse altri talenti per campare dopo quel lavoro per gli Studios. Classico il film e classiche diverranno le musiche. Il tema di "Laura" ha un posto d'onore tra le colonne sonore di sempre e "statuetta" data a La Shelle per la fotografia.