...In una remota isola scozzese la
scomparsa di una giovane ha portato il sergente di Scotland Yard Howie
ad indagare sull'accaduto. L'uomo è stretto nella sua divisa e motivato
dalla sua "missione"…integerrimo portatore di moralità si dovrà
scontrare con un regno/comune governato da Lord Summerisle e dai suoi
"discepoli/sudditi. Tutte le sue regole interiori verranno messe in
discussione. Dei pagani e culti primordiali sfideranno le convinzioni
del nostro poliziotto, che fatalmente non accetterà quella eccessiva
idea di libertà. Immagine e dea di questa libertà, sessuale in primo
luogo, è una donna bionda e bellissima…quella Britt Ekland che con la
sua danza(!) e con pochi fotogrammi porterà "fortuna" al film (censurato
pesantemente per quelle scene di nudo) e porterà bei sogni a molti. Ci
si divide durante la visione tra il prendere le distanze dal bigotto
Howie o il considerare una sconfitta quella utopica
società….apparentemente libera ma bisognosa di un capo, senza freni e
tabù ma anche senza una direzione da percorrere. Ci verrà però proposta
anche una soluzione, una terza via che mette l'uomo e le sue, tutto
sommato piccole, opere a confrontarsi con l'unica vera "governatrice"
del mondo..la natura, non contestabile, non idagabile. A lei tutto si
deve e tutto verrà donato…fino all'estremo sacrificio (!). The wicher
man è un capolavoro mancato. Copie scomparse e scene perdute o forse mai
girate…censurato e dimenticato per anni, ma ora assurto a film culto e
questo a ragione. Uno splendido C.Lee e una storia assolutamente
avvincente, di difficile classificazione (un po' horror un po' musical) e
con divertenti e illuminanti sciabolate alla morale comune, al pudore
bigotto e alla cecità della legge.