venerdì 5 ottobre 2012

The wicker man (R.Hardy,1973)


...In una remota isola scozzese la scomparsa di una giovane ha portato il sergente di Scotland Yard Howie ad indagare sull'accaduto. L'uomo è stretto nella sua divisa e motivato dalla sua "missione"…integerrimo portatore di moralità si dovrà scontrare con un regno/comune governato da Lord Summerisle e dai suoi "discepoli/sudditi. Tutte le sue regole interiori verranno messe in discussione. Dei pagani e culti primordiali sfideranno le convinzioni del nostro poliziotto, che fatalmente non accetterà quella eccessiva idea di libertà. Immagine e dea di questa libertà, sessuale in primo luogo, è una donna bionda e bellissima…quella Britt Ekland che con la sua danza(!) e con pochi fotogrammi porterà "fortuna" al film (censurato pesantemente per quelle scene di nudo) e porterà bei sogni a molti. Ci si divide durante la visione tra il prendere le distanze dal bigotto Howie o il considerare una sconfitta quella utopica società….apparentemente libera ma bisognosa di un capo, senza freni e tabù ma anche senza una direzione da percorrere. Ci verrà però proposta anche una soluzione, una terza via che mette l'uomo e le sue, tutto sommato piccole, opere a confrontarsi con l'unica vera "governatrice" del mondo..la natura, non contestabile, non idagabile. A lei tutto si deve e tutto verrà donato…fino all'estremo sacrificio (!). The wicher man è un capolavoro mancato. Copie scomparse e scene perdute o forse mai girate…censurato e dimenticato per anni, ma ora assurto a film culto e questo a ragione. Uno splendido C.Lee e una storia assolutamente avvincente, di difficile classificazione (un po' horror un po' musical) e con divertenti e illuminanti sciabolate alla morale comune, al pudore bigotto e alla cecità della legge.