sabato 13 ottobre 2012

La maschera del demonio (M.Bava, 1960)


Le opere prime sono quasi per definizione lavori imperfetti, ancora pieni di troppe ingenuità o, bene che vada, di un eccessivo slancio creativo che porta l'immaturo regista a strafare in concetti da rappresentare o produrre solo sterili dimostrazioni dell'aver frequentato scuole di cinema. Questo vale per la stragrande maggioranza…non per i "nati bravi" come Mario Bava. Aver respirato "cinema" da bambino grazie al padre Eugenio che si occupò della fotografia di celeberrimi film muti del cinema nazionale (per tutti: Quo Vadis,1912 e Cabiria,1914) ha aiutato il "nostro" ad essere, prima che regista, un costruttore di inquadrature. Immaginava la scena, la "fotografava", la illuminava e non si limitava mai al solo comando "azione". Doveva scolpire il suo film, toccarlo, ancor prima di girare. Dicevamo della sua opera prima…La maschera del demonio, dove Bava è anche direttore della fotografia (che definirei perfetta) e, prima di ogni cosa, inventore di effetti speciali (che per lui potremo dire "effetti geniali") che hanno dato il gusto, a chi vedrà horror da quel momento in poi, di discernere un bel film da un Super8 della domenica. Gli occhi della Steele diventano stereotipi del panico o si trasformano in motivo di ribrezzo (vedi la scena della "reincarnazione" di Asa, che procurò mancamenti nelle educate sale italiane) e la scena iniziale, dove la strega viene uccisa e inchiodata ad un legno con una maschera demoniaca munita di enormi chiodi, che da allora sarà la scena cult per definizione. La trama: Asa, accusata di stregoneria, viene giustiziata, come abbiamo già detto, insieme al suo amante…muore non prima di aver lanciato maledizioni verso i suoi aguzzini, tra i quali il fratello di lei, e la loro discendenza. Secoli dopo due uomini, visitando un vecchio castello, incontreranno quella che nel fisico è l'esatta copia di Asa ma è in realtà una sua pronipote..la strega è sepolta in quel castello e dopo il suo (bellissimo) risveglio sconvolgerà la vita di tutti. Dopo Bava verranno Margheriti e Freda e dopo ancora Argento…ma l'Italia aveva già conosciuto il suo miglior regista di film horror.