mercoledì 24 ottobre 2012

Tesis (A.Amenabar,1996)


Ancora un'opera prima, la prima di un regista che negli anni a seguire ci donerà film come The Others e Mare Dentro…Alejandro Amenabar. Tesis è un thriller di notevole bellezza, sicuramente acerbo (Amenabar aveva 24anni al tempo) e non privo di alcune banalità e lungaggini. Paradossale per un cineasta che ama horror classici come il nostro regista cileno l'argomento che affronta in questo suo film. Si interroga, questo è anche il tema della tesi di laurea di Ana la protagonista, di quanto sia lecito mostrare la violenza nei media e nel cinema in particolare (nel finale capiremo anche l'opinione del regista sull'argomento). Non parliamo della violenza artefatta e sceneggiata, ma quella che accade, quella procurata ad un altro individuo, quella degli "snuff movie"…ovvero video che filmano quella stessa violenza, vera, reale, fatta di torture e omicidi, senza filtro alcuno. La trama: Ana è una studentessa alla facoltà di cinema nell'Università di Madrid. Per terminare i suoi studi deve produrre una tesi sulla violenza nei mass-media e nei film. Si avvicina con coraggio all'argomento e chiede al suo relatore di aiutarla nella ricerca dei girati più estremi. Chiede aiuto anche ad un ragazzo che come lei frequenta quella facoltà e ha fama di appassionato e divoratore di pellicole snuff. Chema, questo il nome dello studente, è effettivamente un'autorità nel campo e accetta di aiutare Ana. Il professore a cui la studentessa si era rivolta vuole procurarsi quei filmati chiesti dalla ragazza e li cerca in una sezione della videoteca universitaria che è chiaramente "dedicata" a pochi…anzi quasi nascosta per non essere trovata da nessuno. Trova quel che cerca e ne visiona il contenuto….è tanto estremo, tanto raccapricciante da stroncarlo sulla poltrona della saletta con un infarto fulminante. Ana lo trova li morto e recupera, capendone l'importanza, quella videocassetta "letale". La vedrà con Chema e si renderanno conto che la donna torturata e uccisa nel film era una loro collega…inizieranno cosi le indagini, crescerà la tensione e le iniziali sicurezze e amicizie verranno più volte messe in discussione. (non aggiungo altro…trattandosi di un thriller). Tutta la suspense che Amenabar riesce ad ottenere sa fare a meno di crudi e splatterissime scene di violenza. Ci parla dell'argomento e quasi ci sfida a tenerci incollati alla poltrona pur non vedendo mai o quasi mai una goccia di sangue. E' un film di Hitchcock poi riletto da Lynch e tolto dalle mani di Tsukamoto appena prima dei suoi eccessi. Troppo facile lo splatter per lui (il regista), troppo banale il mostro deforme che spaventa, qui ci troviamo di fronte all'esercizio di stile di un giovane regista che si faceva le ossa con questo primo lungometraggio e dopo un solo anno saprà già girare "Apri gli occhi" per poi consacrarsi con il suo The Others. Anche Tesis ci dimostra, ancora una volta, quanto sia fondamentale per apprezzare o avere conferma di un talento vero vederlo impegnato nei suoi primissimi lavori, vedere il prodotto di pochi fondi e tanta voglia di fare.