giovedì 4 ottobre 2012

A due passi da..l'inferno (C.Guerin,1973)

..Il regista muore a pochi giorni dalla fine delle riprese cadendo da quella torre da lui stesso immaginata come macabra protagonista della storia...forse suicida, forse precipitato dopo un rintocco, che lo spaventò tanto da farlo cadere ma che nessuno aveva suonato....(vi lascio il piacere di cercarne la storia). L'opera verrà terminata da altri, ma tutto era praticamente pronto, solo da montare e girare alcune scene del finale. L'atmosfera del film riesce a ghiacciare il sangue nelle vene. Il girato ha il sapore del ferro, il colore metallico di attrezzi da chirurgo...o da macellaio. Il macellaio è il mestiere che per poco tempo farà il giovane Jean tornato in paese...perchè deve imparare, deve sapere come usare le cose, come infliggere dolore a chi ha distrutto la sua vita. Sua zia (una bravissima Lindfors) e le sue tre cugine lo hanno fatto rinchiudere in un manicomio per 2anni e questo per usare e abusare della sua eredità, venuta dalla morte della madre. Tornerà...si avvicinerà alle sue vittime con l'unica idea della vendetta. Le scene del mattatoio (e ho detto tutto) fanno drizzare la spina dorsale e faranno "spremere" i braccioli della poltrona più e più volte.. Film di vendetta, di vendetta spietata. Horror claustrofobico e capace di donare quel malessere che "appaga" lo spettatore dopo la visione di un vero film (come questo) "de paura". Regia di Guerin tanto particolare e bella da farne un unicum del genere. Difficile da trovare ma da non perdere...buona ricerca.