martedì 25 settembre 2012

L'ultima risata (F.W.Murnau, 1924)

...Oggi il mio preferito. Il regista per cui ho deciso di togliere ore al riposo per vedere e rivedere i suoi film. Quello che ha raggiunto le vette dell'espressionismo e aperto il futuro al cinema (numerosissime le invenzione e le tecniche di ripresa che dobbiamo a lui..oggi ancora usate). Friedrich Wilhelm Murnau, di lui parliamo. Genio della camera e inventore di icone. Suo è Orlok, e ora è di tutti noi... In Nosferatu decise quali dovessero essere le regole del film espressionista, in questo (L'ultima risata) ha portato il realismo all'attenzione di tutti. Ha fatto provare allo spettatore non ancora ripresosi dal vedere il "treno" dei Lumiere, la voglia e la meraviglia  di immedesimarsi nelle vicende narrate, cosa che nessuno era riuscito neanche ad immaginare prima di allora. Il protagonista, un rispettato portiere di un grande albergo, inizia le giornate calandosi tronfio nella sua divisa (qui troviamo il Murnau fiero antimilitarista)...con quella attraversa la città, gonfiandosi per gli inchini ricevuti. Le vicende lo porteranno a perdere quell'abito e quel rispetto...ma anche a ricordare e rivalutare la sua umanità, quasi perduta. La modernità delle sue idee (del regista) contagia il cinema da sempre, ha disegnato personaggi che arriveranno ad essere sinonimi del cinema stesso...ha iniettato nelle vene di generazioni di cineasti il virus della più grande arte cinematografica...Murnau è per molti e per chi scrive l'essenza del fare cinema.