...Il
tenero movimento di una mano, l'immobile suono di due labbra chiuse
prese in primissimo piano, l'indifferenza alla gravità
terrestre...questo è Ferro 3. Film ormai famoso, regista ormai amato.
Due "alieni" si incontrano e per mano affrontano le ipocrisie e le
debolezze del mondo. Tae-Suk vive le vite di altri, con dolcezza e stranissima curiosità....respira le case, le cose e ne diventa parte. Arricchisce la sua esistenza con le foto di chi non conosce e ne diventa un compagno di vita che non incontreranno mai...poi arriveranno Sun-hwa, suo marito e la sua gabbia dorata...e tutto cambierà. Non basteranno più le mura di una casa, un pavimento o un soffitto, vivranno prescindendo dal resto, dal loro stesso corpo. In tanta poesia appare anche la violenza, la difesa
della purezza e della semplicità. Finale aperto alle chiavi di lettura
che ognuno vorrà trovare...come una poesia, sussurra all'anima di cose
che gli occhi non possono vedere e ci porta in "luoghi" dove quelle stesse cose hanno sostanza ed esistono.