...Tark ovskij
e uno dei suoi primi lavori...quelli dove ancora è un giovane regista,
pieno di insegnamenti e fresco di istituto. Si vedono
già alcuni dei temi cari al cineasta bielorusso, si avverte l'insofferenza verso una briglia di
regime che ha deluso, l'amicizia e il mutuo soccorso. Questi i temi del mediometraggio,
l'amicizia...tra un operaio con il suo enorme "macchinario
rosso" e un ragazzo ben educato con una madre "che lo controlla" e
futuro musicista...Il contrasto tra le due esistenze genererà
poesia. Pezzo d'arte del grande Tarkovskij, che non lascia al caso nulla, né il colore di un oggetto né il peso delle parole o la musica del violino che accompagna il rombo del compressore, a voler unire arte e lavoro in un sodalizio di vita. Poco più di 40min
di bel cinema.