lunedì 3 settembre 2012

Love Exposure (S.Sono, 2008)

...Avverto:..nel film sono presenti innumerevoli episodi di blasfemia verso la religione cristiana e un pò di softcore in salsa di soia). Detto questo...Detto questo il peggio dovete ancora sentirlo. Sion Sono usa l'ronia e il grottesco dei suoi personaggi per ribaltare qualsiasi schema del vivere comune. Lega prete e credente col filo rosso del peccato e smaschera simboli e ipocrisie di facciata. L'ipocrisia della società. l'ipocrisia di adulti non meritevoli di stima, quella della scuola e della religione. Prende le parti, come in molti suoi film, dei ragazzi contro un mondo zeppo di morali e leggi...un mondo da prendere a calci e distruggere, come la maleducatissima Yoko sogna di fare...e farà. Yoko odia gli uomini e suo padre e li picchia, li picchia fortissimo. In fondo il film diverte, a denti stretti si sorride delle vicende surreali che vedremo...poi, tra un sorriso e l'altro, ci si ritrova a pensare che da ridere c'è veramente poco, quelle ipocrisie (lo ripeto ancora una volta, perchè è questo il fulcro della storia..l'ipocrisia) sono reali e ingombranti. Il film vi ruberà 4(quattro) ore del vostro tempo...ma godrete di cose paradossali, strane e affascinanti...l'irrompere di un bolero in scene di arti marziali, allenamenti di voyeur metropolitani, Kobain come Cristo, kitchissime sette religiose e riderete...Di un riso che oltre a divertirvi vi farà sentire anche netto il rumore delle catene pesanti e gli schemi mentali e reali che questa società tende a mettere all'individuo. Tutto girato con tanta maestria da superare il caro Tarantino...ormai, in verità, superato da molti. Surreale e ironico...