...poesia,
poesia come può esserlo Bukowski. Puzzo di vita, atti osceni...e amore.
Il piccolo Lèolo usa la fantasia per vivere una favola...abitata da
creature paradossali e stereotipi eccessivi di comuni atteggiamenti
umani. Si innamora di Bianca, la venera, la spia...come Noodles spiava
Deborah in un film ben più famoso. Vuole, cerca e trova passioni in
un'arida periferia...arriva ad ipotizzare
d'esser figlio di un contadino siciliano che per incredibile vicenda
inseminerà sua madre...(non vi tolgo il piacere di scoprire come). Il
film contiene scene bizzare e, diciamo cosi, stravaganti...ma mai
volgari, aiutano a creare atmosfere tipiche del sogno e del
fantasticare. Contiene attacchi anticlericali e sputa sulla banalità di
una borghesia realmente ridicola. Lèolo è tra i personaggi che
ricorderemo con più affetto..Lauzon hacreato uno di quei
lungometraggi che non se ne sente il bisogno fin quando non capita di
averlo visto...e poi non si scordano più.