martedì 21 agosto 2012

Haze (S.Tsukamoto, 2005)

...un labirinto di cemento, tubature e pericolo. Un uomo si ritrova stretto e prigioniero senza sapere prigioniero di chi e perchè. Deve liberarsi...deve strisciare, graffiare muri con le unghie...un condotto per l'aria, una via di fuga. Claustrofobico muto film di Shinya Tsukamoto, attore e regista...che ritorna ad usare le location metropolitane per inoculare terrore e riflessione. L'uomo animale che lotta...che supera paure e incredibili visioni...che salva un altro essere nelle sue stesse condizioni, quasi sentendo quell'ultimo gesto come unica ragione da dare alla sua vita, mai cosi inutile e senza futuro...Ci vuole stomaco abituato ai film del bravo regista giapponese per "godere" della visione...magari aver visto Tetsuo o Tokio Fist, nessun respiro è lasciato al caso, nessuna inquadratura sbagliata...Più che una storia è l'inferno del nostro tempo, da guardare negli occhi e da affrontare coraggiosamente.