venerdì 2 novembre 2012

La piccola bottega degli orrori (R.Corman,1960)


Un film per scommessa. Quando Corman ebbe per le mani la sceneggiatura di Griffith fece con questo una scommessa strana quanto l'argomento del film in questione. Mise sul tavolo qualche centinaio di dollari e scommise di terminare le riprese del film in meno di 3 giorni (!!). Come andò a finire? Tutto era pronto e finito dopo 2 giorni e poche ore. L'atteggiamento irridente di Corman verso le mastodontiche produzioni di Hollywood aveva con questo raggiunto l'apice. Un film fatto con niente e con tanto (solita per Corman) fiuto/fortuna nella scelta del cast..qui troviamo un 20enne Jack Nicholson, ancora attore quasi della domenica. Ovviamente non è un film dove la recitazione faccia onore alla "settima arte", quasi da teatrino parrocchiale per la maggior parte degli attori e troppe scene lasciate al caso…ma c'era una scommessa da vincere. Il genere, (poco frequentato fino a quel momento) la commedia-horror, ha indubbiamente aiutato tanta "fretta" del regista, dialoghi brevi e praticamente nessuna attenzione a luci e fotografia. Campioni di questo particolarissimo genere saranno: Frankestein Junior (1974) e quella culto-stranezza del The rocky horror picture show (1973). La trama: In uno scalcinato negozio di fiori, in un quartiere periferico e malfamato, un commesso sta per essere licenziato dal suo datore di lavoro per una predisposizione al disastro che lo porta a screditare la già inesistente reputazione del negozio. Evita di essere licenziato portando al negozio una stranissima piantina che accudiva nella casa dove vive con la madre. La pianta è strana, bruttina e refrattaria a tutti i fertilizzanti e trucchi da fioraio….quella pianta, capirà Seymour il commesso, si nutre di sangue umano. Diventerà l'attrazione del negozio e gli affari andranno benissimo. Per questo Seymour otterrà fama e un premio dall'Associazione degli studiosi dei fiori silenziosi e soprattutto l'amore della bella Audrey, assistente nel negozio, amata da sempre e alla quale aveva dedicato la sua piantina chiamandola Audrey Junior. La pianta cresce ma ha bisogno di nutrimento e la soluzione sarà trovare per lei sangue e quindi vittime sacrificali. La situazione diventerà incontrollabile…Dicevamo che l'aspetto tecnico del film è cosa da dimenticare senza esitazione. Non funziona il montaggio, non funziona quasi nulla a parte la genialità del nostro Corman. Scary Movie e tutta la saga coccolano ancora oggi gli spettatori che amano la commedia-horror e portano nelle tasche dei produttori milioni di dollari, ma la "piantina" di Corman ha iniziato quel genere e merita d'essere ricordato anche senza essere "memorabile". Nicholson mostra già al mondo quello sguardo da pazzo che sarà la sua fortuna e il suo ruolo nel film è conseguente a questo suo talento…è un becchino masochista. Non questo film ma le opere tratte dagli scritti di Poe saranno la fortuna di Roger Corman, uno che ha smontato spesso quell'aurea di santità che registi autoreferenziali avevano (ieri come oggi) per aver prodotto al massimo accozzaglie di effetti speciali e poco altro. Il film è arrivato in Italia dopo 25 anni, grazie alla presenza di Nicholson divenuto ormai attore famoso. Ha avuto un remake nel 1986 e un famoso musical.