domenica 11 novembre 2012

Il demone sotto la pelle (D.Cronenberg,1975)


Cronenberg alle prese con il suo vero primo film. Dove tutto è già presente, ogni ingrediente al suo posto…lo stile-Cronenberg ha raggiunto la maturità al primo colpo. Il repellente e il sesso, la metamorfosi e la mutazione dell'umano in un ibrido che strappa il primato della creazione alla natura stessa…l'uomo diventa dio e sterminatore di se stesso (che per il cineasta canadese sono la stessa identica cosa). Quel moderno condominio, fatalmente nominato L'Arca, descritto con quella voce fuori campo così esattamente "pubblicitaria", è uno degli incipit più horror nella storia del cinema. Quella ostentata normalità e pulizia di linee e ricchezza di cose è un preludio perfetto a quanto di più estremo e ripugnante accadrà ai condomini. Il consumismo sfacciato e classista infettato da animali immondi e devastatori. Un microcosmo indipendente metafora di una egoistica gabbia dorata atta a difesa delle proprie piccolezze…un mondo non solo da distruggere, ma da umiliare e smascherare nella sua ipocrisia. Ogni scena di fastidiosa normalità è farcita da incomprensibili stranezze, il montaggio netto e vorticoso passa da un soporifero dialogo a vermoni parassiti da brividi. Una versione americana e attualizzata del Wicher Man di Hardy. La trama: In una ridente e assolata isola Canadese viene costruito un enorme residence che promette ogni genere di comodità e, più di ogni altra cosa, la sicurezza e la lontananza dai problemi delle invivibili metropoli. Questo perfetto quadretto è la facciata per un evento delirante che accade tra le mura di quel magnifico palazzo. Un mediocre medico e professore universitario ha appena ucciso la sua giovane amante versando acido nelle sue viscere e togliendosi successivamente la vita. Capiremo che questo, quantomeno strano, gesto avrà una sua spiegazione nell'argomento delle ricerche del dottore e di un suo collega: inserire parassiti nelle viscere dell'uomo per far prendere loro il posto e la funzione di organi malati. Ovviamente questo sfuggirà dal controllo della scienza e questi vermoni invaderanno i corpi di chiunque abbia avuto un rapporto sessuale con gli infetti o semplicemente con il contatto diretto con l'animale. Il propagarsi dell'epidemia è ancor più veloce e inarrestabile in conseguenza del fatto che quei parassiti incidono fortemente sulle pulsioni sessuali, tanto da spingere gli infetti ad accoppiarsi. Un giovane dottore e la sua assistente cercheranno rimedio e cura a queste assurdità ma la loro lotta è impari e (forse) inutile. Il finale è quanto di più cronenberghiano si possa pensare, e questo per chi conosce il regista è già motivo di visione. Bisogna avere mente e corpo pronti a recepire il devastante filmare di Cronenberg, non si affrontano i suoi film senza averne letto ed essersi documentati a dovere. Tutto il rigetto del regista verso una società piatta e insensibile anche alla sua stessa autodistruzione viene esplicitato in quei corpi di zombi romeriani, a tratti anche divertenti, infetti che vivranno tra marionette di uomini che mantengono imperterriti le loro abitudini…automi meno umani degli stessi mostri affamati di sesso. Nessuno credo possa negare la malizia del caro David nel portare in scena anche "argomenti furbi" per fare botteghino..ora il sesso, ora una Barbara Steele che dopo streghe e vampiri deve vedersela con un vermone ninfomane, tutto partecipa a fare del suo film quella via di mezzo tra un serissimo attacco alla uniformatissima società nordamericana e alla ghettizzazione dell'individuo fuori-schema e un horror classico. Inutile schierarsi tra chi ama o odia Cronenberg…i suoi film sono li, si possono vedere (chi avrà fegato e curiosità), possono dirvi tutto o nulla, marcare una vostra fobia e risvegliare le vostre perplessità su come gira questo mondo o semplicemente farvi inorridire, ma indifferenti mai…non è mai successo e mai potrà succedere...sorprendente è sinonimo esatto di Cronenberg.