venerdì 26 aprile 2013

La morte va a braccetto con le vergini - Countess Dracula (P.Sasdy, 1971)


Un personaggio realmente esistito è la protagonista del film di oggi. Uno di quei personaggi che la storia e poi il "soggetto" di un film trasformano in altro dal vero per poter reggere al meglio il botteghino e generare quattrini. E' stato un principe ungherese del XVsec. a dare ispirazione per Dracula a Stoker ed è una contessa, ungherese come lui, Erzsebet Bathory, a far nascere la leggenda di uno dei più crudeli serial killer della storia…la Contessa Dracula. In realtà nulla del "vampirismo" esiste nelle gesta della nostra stramba contessa, ma di sangue e di vita eterna, ottenuta grazie ad esso, ne troviamo qui come nella storia del più noto vampiro. Sadismo e magia nera erano la passione di Erzsebet, il torturare un hobby, convinta che il sangue di giovani vergini, magari aristocratiche, la potesse far ringiovanire. Fu una sciagura per tutti coloro che ebbero la sventura di conoscerla...(è una storia lunga ed interessante, merita un approfondimento..per chi avrà la curiosità e il tempo per farlo) Questo dunque il soggetto del film, una cattivissima contessa che dirle malvagia è farle un complimento. Una di quelle figure che "incantano" per l'estrema cattiveria e solleticano il demone in ogni animo umano, solitamente ben nascosto, mai completamente represso. Il fascino della cattiva ha nel film il corpo e le movenze di Ingrid Pitt (magari solo un po' fuori età per il soggetto che dovrà interpretare), stralunata e pazza al punto giusto e avvenente come da copione. Perfettamente calata nel personaggio, lo ammanta di una perenne e palpabile malvagità, non spinta dal desiderio di potere o da insaziabile avidità, ma da pura, schietta e rilucente disumanità. Non prova sentimenti se non l'odio, è feroce per vocazione…una predatrice perfetta. Ben due ruoli dovrà interpretare la Pitt, la bella Ilona e l'anziana contessa (la trama vi svelerà il perché di questa doppia fatica). Impazzita per la voglia di possedere un giovane ufficiale che ha la sventura (per lui) di conoscere…impazzita nel voler tornare ad essere bella e irresistibile come un tempo, e tutto fa e tutto compie pur di ottenerlo. Un film certo non memorabile di produzione Hammer (ormai in declino), ma come sempre ben girato e dalle scene e dal copione senza enormi difetti apparenti. Erzsebet entra di buon grado a far parte di quei tanti serila-killer che il cinema ha rubato alla cronaca, dando vita ad un sottogenere (lo slascher) dell'horror che avrà il suo apice nei primi '80 (con i vari Jeson e Freddy) e deve sicuramente (ancora una volta) molto ai nostri artigiani-cineasti italiani. Registi come Bava o Di Leo hanno, più o meno consapevolmente, aperto un nuovo orizzonte a quanti, da Carpenter a Tarantino, da Craven a Hooper, hanno visto in questo genere di film la loro fonte d'ispirazione e di (tanto) guadagno. Del film in questione dobbiamo certo citare l'ottima fotografia e una accurata scenografia…quasi tanto perfetta da farci spesso credere di assistere più ad un pomposo film storico che ad un b-movie di genere. Non manca uno degli ingredienti più richiesti e più caratterizzanti il film di genere all'epoca, qui meno marcato che in altri, l'erotismo e l'azzardo in scene e dialoghi (niente di scandaloso, qualche centimetro in più di pelle scoperta rispetto al normale). Non eccessivamente riuscito il trucco che invecchia la Pitt e bellissima quanto inespressiva Lesley-Ann Down che interpreta la "vera" Ilona nel film. In conclusione, un film da vedere per la perfetta rispondenza ai canoni classici di un horror in stile Hammer e per la curiosità dovuta ad un personaggio storico a dir poco singolare, che ha goduto di innumerevoli citazioni nel cinema e nella musica. Film che resta comunque un prodotto abbastanza marginale nel novero dei tanti bei film della nota casa di produzione britannica. La Trama: La contessa Elisabeth Nagy ricorre al sangue di vergini per ringiovanire nell'aspetto e attirare a se un giovane tenente. L'effetto della stregoneria dura sempre meno e, dato  il continuo bisogno di altro sangue, dovrà contare sull'aiuto di complici. Uno di questi è uno storico amante della contessa,  che attendeva la morte del marito di quest'ultima per sposarla, ma si vedrà spodestato dal giovane ufficiale. La figlia della contessa, tenuta prigioniera dalla madre per poterne prendere il posto agli occhi del mondo e giustificare così i nuovi connotati, incontrerà segretamente il tenente e tutto precipiterà nel finale...