sabato 8 marzo 2014

Amanti d'oltretomba - Nightmare Castle (M.Caiano, 1965)

C’è Barbara Steele, c’è il tema del “doppio” (anche in questo film la Steele interpreta due personaggi) e non mancano antiche magioni, fantasmi e una famiglia blasonata intorno a cui ruota l’intera vicenda. Difficile quindi non catalogare Amanti d’oltretomba tra i più classici horror-gotici italiani. E tra tutti è tra quelli riconducibili a quel breve periodo che va tra il 1956, anno di produzione del celebre I Vampiri di Freda, e il 1966 con Un Angelo per Satana di Mastrocinque. Dieci anni appena che rimarranno fondamenta di tutto il cinema del terrore a venire, in patria e ben oltre i nostri confini. Quel che lo distingue è un accenno ad embrionali atmosfere oniriche che poi vedranno la loro completa maturità negli incubi di Argento. Di contro la recitazione e la conduzione degli attori da parte di Caiano è fortemente classica se non addirittura affine al melodramma più tipico. Scorrendone la trama, come tra poco faremo, ci accorgeremo che tra tutti i “richiami” che Caiano ha inserito nel suo film il più eclatante e per certi versi palese è al regista e ad un film che dal tema del “doppio” ha ricavato giusta fama e popolarità…parliamo ovviamente di Hitchcock e di Vertigo. Nell’accompagnare la Steele verso il suo sdoppiarsi e impazzire scorgiamo spesso la chioma biondissima della Novak e i suoi occhi smarriti. Questa dunque la trama del film: Un avido scienziato per amore della scienza, trascura la ricca e bella moglie, prontamente consolata dal giardiniere. I due amanti vengono beccati da l marito, che li uccide strappando loro i cuori, conservandoli poi come trofeo all’interno di una teca. Per mettere le mani sull’eredità della consorte, il vedovo dovrà sedurne la sorella. Purtroppo quest’ultima è manovrata dall’aldilà dai due spiriti, del giardiniere e della prima moglie, assetati di vendetta. Ora, riguardo a come nel film il marito/scienziato decide di uccidere i due amanti si apre una questione che al momento dell’uscita del film stesso lo etichettò tra i più violenti, espliciti e assolutamente da vietare ai minori che mai cinema italico vide. Egli si accanisce sui corpi, violenta la donna davanti agli occhi dell’amante, li tortura entrambi con un sadismo che neanche Corman e la Hammer portarono mai sullo schermo (in quei lavori d'oltremanica la tortura e la violenza vengo sempre e comunque edulcorate a dovere)…ma Caiano osa, e riprova ne sia questo passaggio del copione dove il regista fa parlare il marito/scienziato in questo modo: Certo che ti ammazzerò, sgualdrina, te e il tuo sporco amico, ma la morte deve venire dopo che avrò strappato ai vostri corpi tutte le sofferenze che un essere umano possa sopportare. E voi non immaginate quanto tempo ci vuole per morire di dolore… Amanti d’oltretomba è un film tra i più classici del genere, ma lo si deve apprezzare, se non per l’originalità della storia, che è davvero scarsa, almeno e sicuramente per la presenza di alcune tematiche, il sadismo e alcuni dialoghi moderni ed estremi per l’epoca, che saranno poi imprescindibili quando il gusto degli amanti dell’horror muterà per sempre, e per alcuni mutò a tal punto che si fece irretire da “devianze” al limite dell’accettabile, si vedano le numerose produzioni nazisploitation che inquinarono il nostro cinema per tutti gli anni ’70. Altre curiosità, secondarie per molti ma non per i cinefili incalliti, sono le ingegnose trovate del dottor Arrowsmith (il sadico marito) che per uccidere tutte le sue malcapitate vittime escogita la qualunque...si veda per tutte il marchingegno che per errore ucciderà l’innocente maggiordomo. L’attore che interpreta questo Archimede Pitagorico del delitto è una vecchia conoscenza per il nostro cinema, è quel Paul Muller che, vedi il caso, recitò nel citato I vampiri del 1956 per poi arrivare a lavorare in questo lungometraggio e, quindi, ad iniziare e chiudere il gotico italiano (per poi approdare ad essere l’interprete del Megadirettore Galattico nei film con Fantozzi). Musiche stanche e di maniera di Morricone e un’ottima fotografia completano il tutto.

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