venerdì 15 febbraio 2013

Korkarlen - Il carretto fantasma (V.Sjostrom,1921)


Basterebbero i primi fotogrammi del film, quelli dove vengono solitamente elencati regista e collaboratori, per considerare quanto meriti quest'opera e per calarci nell'atmosfera che tutto il girato avrà poi il merito di donarci. In queste scritte, dicevamo, non viene banalmente riportato "regia di…" ma un ben più evocativo "raccontato in immagini viventi sotto la direzione di…" Per quanto mi riguarda è il primo e anche l'unico film con questa dicitura mai visto e, se questo è già sembrato insolito, tutto il film dopo questa scritta sarà una ben più piacevole scoperta. Victor Sjostrom, il regista, è uno di quei personaggi approdati al cinema quasi casualmente e che ne segnò il tempo più di molti altri, a riprova che quando si ha grande personalità si riesce al meglio in ogni campo. Era un bravo attore in patria, fu un regista rispettato in America. Amava i film muti e anche dopo aver diretto (a meta dei '30) alcuni "sonori" tornò alle sue care immagini viventi. Curiosità: Sjostrom è lo stesso Sjostrom che interpreta meravigliosamente il professor Isaak Borg nel Posto delle fragole di Bergman. Vietato accostarsi a questo film senza dare preventivamente uno sguardo alla trama ed essersi informato su argomento ed epoca del girato. Per capirne l'atmosfera dobbiamo, ad esempio, sapere scopo e missione di una delle più importanti organizzazioni cristiane al mondo: l'Esercito della salvezza. Questa si prefigge la sconfitta del disagio sociale e della fame nel mondo (poca roba, insomma), ogni adepto ha il compito di migliorare la condizione di almeno un suo fratello in cristo…una vera missione. Questo vivere "operativamente" la parola di dio e una macabra leggenda scandinava che narra di come venga condannata ad essere, per un intero anno, il "carrettiere fantasma della morte"  un anima deceduta in peccato mortale la notte di San Silvestro, sono l'affascinante e, almeno per noi europei/mediterranei, anche esotico e alieno sottofondo del film. Raccontare di un film muto è sempre difficile. Non si può, perché non si deve, tralasciare ogni quadro del racconto…un gesto di un attore potrebbe essere fondamentale per capirne la trama (il non avere dialoghi è limite e bellezza allo stesso tempo), un'inquadratura o un ombra possono essere importanti quanto le parole o le musiche. Sjostrom dipinge ogni fotogramma con un sapore affine alla fiaba, con una delicatezza rara e grazie all'uso di una tecnica cinematografica come "la sovraimpressione" coinvolge e affascina. Un film di fantasmi dunque, un film nordico e bello…fatto icona da tanti di quei cineasti che hanno raccolto e ripreso idee e atmosfere. Troviamo richiami a Korkarlen (titolo originale del Carretto fantasma) nel Cielo sopra Berlino di Wenders, vi ritroviamo quel magico e irreale che il regista svedese così bene aveva rappresentato. Troveremo esatta la scena di Shining dove Nicholson sfonda la porta con un ascia (quasi mai è famoso l'originale nel cinema, farà sempre più fortuna la sua copia). Dovessimo trovare una colpa al film non possiamo che cercarla in quella visione troppo cristiana del mondo e convenzionale tanto da dar fastidio…ma una volta riusciti a sopportare tanta bontà ci verrà magistralmente mostrata anche la tanta crudeltà dell'uomo, di David il protagonista. Tutto questo, insieme ad epici frammenti, suggestivi e iconici, dove vedremo, virato in blu, il carretto e il fantasma aggirarsi per il paesino, saranno in futuro motivo di vanto con voi stessi per aver visto un così bel film. La trama: (in questo più che mai è importante leggerla) David Holm, ubriacone tisico e impenitente, muore la notte di Capodanno: in conformità alla legenda, dovrà fare il carrettiere della morte per tutto l'anno entrante. Quando vede che sua moglie si sta per suicidare e che Edit, una missionaria dell'Esercito della salvezza, sta morendo di tubercolosi, disperata per non averlo potuto redimere, David si pente e ottiene di tornare in vita, fermando in tempo la moglie e le chiede perdono. (Film completo nel link di seguito)