lunedì 26 gennaio 2015

La notte dei Dannati - Night of the sexual demons (P.Rush,1971)

Jean Duprey, un giornalista famoso per la sua abilità di investigazione, riceve un messaggio cifrato dall'amico Guillaume di Saint-Lambert. Il principe gli fa capire di trovarsi in grave pericolo. Recatosi, con sua moglie Danielle, al castello del nobiluomo, Jean apprende da lui, terribilmente prostrato da una misteriosa malattia e assistito dalla consorte (Rita Lernod) e dal sinistro dottor Berry, dell'esistenza di una antica maledizione che da tre secoli graverebbe sui Saint-Lambert...tutti destinati a morire al compimento del loro trentacinquesimo anno di vita. Qualche giorno dopo Guillaume (fatalmente) muore. In seguito al ritrovamento, nelle ore successive, dei corpi dissanguati di due giovani cugine del defunto, Jean, su richiesta della polizia locale, rinvia la partenza dal castello per collaborare alle indagini. Frugando fra le vecchie carte, custodite nella biblioteca, egli scopre che, giusto tre secoli prima, un Saint-Lambert aveva spedito sul rogo la strega Tarin-Drôle...anagramma di Rita Lernod. 
La Notte dei Dannati...film tanto farcito di richiami colti e citazioni da film ben più famosi da aver quasi deluso i gusti, ormai quasi esclusivamente dediti al pecoreccio, degli spettatori all'uscita della pellicola nelle sale italiane. La versione non censurata (più lunga di 10min) girava quasi clandestinamente per i magazzini dei vari cinema. Il pretore tardava a dare il parere favorevole, richiedendone comunque il divieto ai minori di 18 anni, per delle complicatissime vicende burocratiche. Tutto si risolse tagliando, anche in malo modo, le scene più esplicitamente lesbo tra le due attrici principali (all'estero il film non ebbe tagli...con buona pace dello spettatore italiano). Walter Ratti (il regista) voleva per il suo film quelle venature gotiche che fecero la fortuna di tanti horror nostrani. Una scelta decisamente fuori moda per gli anni '70...dove faceva più "botteghino" un seno nudo che una cripta perfettamente ripresa. Ma il bravo Ratti riesce nel suo intento...usa bene i colori saturi alla Bava e le ambientazioni più adatte allo scopo. Aveva tutto per confezionare un prodotto degno di un buon posto nelle classifiche dei gotici italiani, tutto tranne un fondamentale...la recitazione. Nessuno dei protagonisti si eleva da una mediocrità colpevole e fastidiosa. Un livello talmente basso che ha completamente tolto interesse al film e ne ha decretato l'oblio. Un peccato imperdonabile. La pellicola nel complesso avrebbe meritato di più e, passando oltre ad alcune cadute di ritmo nella parte centrale, non appariva neanche così scontata nella trama e nel soggetto. Anime dannate e streghe, insieme ad un accenno ad enigmi da risolvere, sarebbero riusciti ad interessare un pubblico di estimatori del "genere"...un'occasione persa. Il colpo di grazia, una volta deciso di portare a termine la visione, lo assesta una delle più inguardabili scene di trasfigurazione di un attore. Sovraimpressioni di pellicola indegni e tagli perlomeno bizzarri. La strega ci svela il suo vero aspetto e (orrore orrore),con tanto di naso bitorsoluto, pretende di intimidire quanti la scambieranno inevitabilmente per la befana che portava loro doni da bambini...pessimo, pessimo sul serio. Proprio per questo suo essere rimasto in bilico tra un buon film possibile e un'occasione sprecata mi sento comunque di consigliarne la visione...certo non a tutti. Chi ha già trangugiato chilometri di film horror-vintage ne apprezzerà le citazioni e saprà coglierne le poche cose buone, gli altri lo disprezzerebbero e nulla più. Non credo esista un DVD distribuito in italia, sicuramente esiste una VHS rara e, ovviamente, solo ed esclusivamente nella versione censurata. Per "godersi" la versione "uncut" ci si dovrà armare di pazienza e cercare le versioni inglesi o tedesche...se e solo se avrete tempo e, soprattutto, voglia da dedicare alla ricerca.

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