domenica 8 giugno 2014

Il terrore viene dalla pioggia - The creeping flesh (F.Francis, 1973)

A seguito del ritrovamento di un gigantesco scheletro di umanoide in Nuova Guinea il professor Emanuel Hildern scopre che si tratta di un reperto ben più antico delle più antiche ossa umane e decide di studiarne la natura. In questo modo si rende conto del potere “rigenerante” che ha l’acqua su quelle spoglie e del terribile potere che quel corpo ricostituito e tornato alla vita ha sul prossimo e sull’ambiente che lo circonda: quei resti appartengono infatti al Genio Del Male. Decide così di isolarne il gene e di studiare un siero che possa immunizzare dal Male e per farlo mette in gioco ciò che ha di più caro: la vita di sua figlia Penelope…
Horror di buona fattura, con uno script ben composto e una discreta costruzione dei personaggi. Il cast e l’indubbia professionalità di maestranze e attori ci aiutano non poco ad attribuire ottimi voti a questo sci-gothic d’oltre manica. Peter Cusching e Cristopher Lee non sono certo una sorpresa e portano a termine i loro ruoli con la bravura che siamo abituati ad accordare loro da tempo. Il rischio di cadere nel noioso e nell’ovvio è scongiurato grazie a tanti piccoli trucchi di camera e di montaggio che riescono benissimo a tenere alta l’attenzione dello spettatore. L’horror nella sua accezione comune è assolutamente assente e l’odore di polveroso romanzo inglese prende forma nelle splendide ricostruzioni dei pub maleodoranti e nei costumi d’epoca. Di sottofondo gli intensi e contrastati rapporti familiari e un attacco ad una certa malata convinzione di alcuni uomini di scienza, capaci di immolare se stessi, più che per la scienza, per la fama ed il successo. Quest’illuminismo fuori controllo è messo a paragone con le “forze antiche” di esseri enormi e capaci di tornare in vita al solo contatto con l’acqua o la pioggia. La natura e le sue meravigliose possibilità schiacciano le beghe e l’ambizione di piccoli e mediocri medici. Manca quell’ultimo importante tassello, che avrebbe fatto del film un piccolo cult, una certa attenzione nel trucco e nella maschera quando nel finale si palesa il Genio del Male…davvero pochino per fantasia e realizzazione. Di notevole effetto è invece il quadro dipinto da Hildern (P.Cusching)…violento nel profondo e decisamente angosciante. Freddie Francis, il regista, è noto e arcinoto per essere stato il direttore della fotografia in vari film di Lynch (Elephant Man, Dune) e Cape Fear di Scorsese…qui è ancora nei soli panni di cineasta e non possiamo non  scorgere fin da subito l’occhio attento e capace che già lo contraddistingue e che ne farà la fortuna negli anni a seguire. Un diversamente horror per gli appassionati del genere.

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